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lunedì 20 ottobre 2014

PAGAIA ALEUTINA 2

Salve ragazzi eccoci qua , ancora a scrivere valutazioni sulle pagaie .                                                    Il recente viaggio in Sardegna di 3 settimana anche se non avevo portato il kayak , non mi ha distolto dal mio sport preferito , nella prima settimana sono rimasto nella parte nord dell'isola .                         Dopo un paio di giorni di passaggio in Toscana , abbiamo girato io e Noris la zona di Alghero Stintino , Castelsardo , la foce del Coghinas , Palau e tutta la costa Smeralda .
Arrivando davanti a Tavolara ci siamo fermati un paio di giorno , perché c'era una manifestazione di kayak con gare , qui avevo appuntamento con un kayaker Sardo che voleva provare la pagaia Aleutina.
Lui l'ha provata ma non si trovava , be una pagaia è una cosa molto personale , poi l'Aleutina è una cosa veramente particolare , come ho già scritto in altri post , si può definire una Wing nel mondo delle pagaie dei nativi del grande nord , che spazia dalla Groellandia alle isole Aleutina.
Per chi non dovesse ricordare nella prova in acqua che avevo fatto mi sono reso conto che , la pagaia anche se ha molto somiglianze con una Groellandese ,per la sua forma scavata delle pale ed il suo disassamento sono il suo punto di forza ed ha una resa in acqua molto elevata.
Viste la gare sono andato a casa di mio cognato a Santadi , in provincia di Carbonia Iglesias per il resto delle ferie , avendo in programma di andare a trovare Francesco Montoni del quale sono amico da anni , del Cardedu Kayak che organizza uscite in mare e montan bike , che oramai per lui è diventato un lavoro a tempo pieno , molto conosciuto anche all'estero , lo sono andato a trovare per un paio di giorni , qui ha visto la pagaia Aleutina l'ha provata e l'ha voluta subito comperare , ci siamo sentiti ultimamente e ne è molto soddisfatto, questo mi ha dato lo spunto per costruirne un altra facendo alcune modifiche specialmente sulla impugnatura e sulla costolatura delle pale.
Oggi darò l'ultima mano di vernice , il risultato mi soddisfa molto ed adesso vi spiegherò le modifiche apportate , poi c'è anche il discorso peso che sono riuscito a tenere sotto il kg , 980 gr un ettogrammo in meno rispetto alla prima , con un manico più grosso.
La modifica principale è stato il manico , nei disegni che allegherò vedrete che il listello che si incolla sopra per fare il manico è di 25 mm , lo ho portato a 20 x30 mm in maniera di avere un manico dove si potesse costruire un ovale inverso a quello dei disegni tratti da una  copia esposta allo Smithsonian Institut  .
L'altra modifica è sulle pale , ho sostituito la costolatura centrale con un bordo  , sempre a sbalzo un pochino più largo , per mantenere la rigidità delle pale un pochino più marcata, ma questo lo avevo già fatto nella prima.
Il risultato è stato ottimale , il manico adesso anche se pure di grandi dimensioni ha le misure massime di 38 x 30 mm con l'ovale appena accennato , ma inverso al disegno per un impugnatura più ottimale in linea con le moderne evoluzioni delle pagaie  in carbonio ,  molto più comodo ed  a quasi azzerato quel senso di sbilanciamento della pagaia quando la prendevi in mano fuori dall'acqua.
Adesso devo solo provarla ma so già per quanto riguarda le pale il risultato sarà ottimo , mentre sul manico così modificato vedremo , ma penso sia ottimale vista l'esperienza fatta con le costruzioni  delle pagaie, vi farò sapere.
Adesso vi allego i disegni .
Vi saluto , al prossimo post.
Tino


 

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