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mercoledì 2 luglio 2014

SARDEGNA 3

Buon giorno  a tutti.
Eccomi a raccontare la terza tappa da me fatta in Sardegna , quando posso accompagnando il mio amico di Peschiera Borromeo , Vincenzo Maritati nel suo giro della Sardegna .
La tappa in programma era da Portoscuso -Cagliari.
Questa volta siamo andati in macchina , arrivati a Portoscuso il 21-06-2014 nel primo pomeriggio , caricammo i kayak ed alle ore 13,30 partiamo verso l'Isola di San Pietro , mare tranquillo ed una leggera brezza .
Passando dietro l'isola Piana arriviamo a San Pietro , volevamo costeggiare la parte a ovest fino a capo Colonna .
Tutto tranquillo , l'unica cosa che ci teneva un pochino in ansia era riuscire a capire quando saremmo arrivati dopo Capo Colonna per il bivacco notturno.
La navigazione andava tranquilla , la parte esterna dell'isola è tutta una parete di roccia , con diversi panorami , sarebbe stato il posto per un kayaker mio conoscente , Cesare Ferrero Geologo qui si sarebbe potuto ripassare un libro di Geologia.
Posti per sbarcare poco o niente , la parete di roccia continuava ad accompagnarci con grotte e altro fino a capo Colonna.


Aggirato il Capo arrivammo alla spiaggetta subito dietro  per il bivacco notturno , qui ci fermammo erano le 19,30.
Montato tende e mangiato andammo a dormire , di notte mi sono dovuto alzare per andare in bagno , era buio pesto non si vedeva niente la Luna non c'era , solo le stelle in uno spettacolo bellissimo.
La mattina dopo smontato il campo e fatta colazione ci imbarchiamo per attraversare su l'Isola di San Antioco , puntando su Calesetta
Tutto tranquillo mare calmo incrociato pescatori ed arrivati tappa , erano le 9,00
Alla partenza sorpresa si alzava un vento da sud ovest che ci avrebbe contrastato fino all'arrivo a San Antioco , per fare 12 km ci abbiamo messo più di 4 ore , sbarcati poco prima del ponte , valutando il meteo che dava brutto per 2 giorni decidiamo di fermarci.
Contattato il fratello di mio cognato , per vedere se ci avrebbe ospitato per 2 notti , avuta conferma si recuperava la macchina e ci dirigemmo a Santadi.
Il lunedi lo abbiamo passato da lui valutando il meteo e si decideva di partire martedì mattina da San Antioco per porto Pino.


Navigazione tranquilla fino a porto Pino , dove la sera contavamo di vedere la partita dell'Italia.
Mercoledì niente da fare spiaggia a cazzeggio , a sera il vento si era fermato se decideva che la mattina dopo o si salpava o si andava a recuperare la macchina per raggiungere amici a Capo Coda Cavallo.
Giovedì 26-6-2014 data da ricordare .
Sveglia alle 5,30 partenza alle 6,30 la notte tremendo temporale forse è stata la nostra fortuna.
Vento niente ma il mare era mosso.
Onde sempre da sud ovest all'inizio ondoni di stanca ma non molto alti , poi usciti dal cono di riparo di San Antioco la storia si fece sempre più dura.
Arrivati all'altezza di Punta Cala Piombo erano alte molto alte e quelle di risacca non lo erano da meno , il cielo era coperto , per fortuna niente vento , mi ricordo che mi sono terso il sudore con una mano ,errore la pagaia mi scivolava fino a quando non si lavò.
Passato il Capo di cala Piombo puntammo a metà strada tre capo Teulada e Cala Piombo per avere un poco di mare alle spalle e così arrivammo al capo , qui mi mancano 2 foto che sarebbe valsa la pena di fare , la prima quando la punta del Baidarka si ingavonava , era uno spettacolo vederla immersa in quell' acqua blu , l'altra era come una cartolina lo sfondo era un onda e Vincenzo era proprio a meta parallelo alla cartolina.
Sul capo la risacca per fortuna era a 45 gradi , passato lo stesso un attimo di allarme vedevo della schiuma , ma non riuscivo a capire è che per vedere dovevo essere sulla cresta dell'onda , il mio dubbio era che le onde frangessero su una corrente contraria proveniente da est , era solo schiuma .
Alla fine dello sperone si riusciva a vedere le acque calme di Cala Galera era una piscina , mi ricordo
di aver fatto le ultime 3 in surf ed avere preso la morta come se fossi stato in fiume.
La Cala mi ricordava con la sua tranquillità la cala dei Genovesi in Corsica anche se più piccola .
arrivato Vincenzo ci siamo stretti la mano per i complimenti sono state 2 ore di battaglia come una lunga rapida , un poco troppo erano le 8,30.

Cominciammo a bordeggiare la costa , c'era uno sperone di roccia che probabilmente era il bersaglio per navi da guerra con dei proiettili inesplosi ed anche un missile , cosi arrivammo a Porto zafferano posto veramente spettacolare , con la scusa che è un a zona militare non c'è niente e facemmo tappa.

 


Arrivati a Teulada altra tappa decidemmo di stare fermi fino alle 15,00 ma il meteo per quell'ora dava vento sopra i 15 nodi sempre da sud ovest , partimmo lo stesso .
Nella prima parte si andava abbastanza bene, ma dopo il vento si fece sentire e si ripete quello della mattina con ondo però più basse , ce le abbiamo dovute sorbire fino a Capo Malfatano , qui però Vincenzo non riusciva a starmi dietro e per vedere se c'era mi dovevo fermare puntando la prua al vento, posto il pomeriggio come la mattina dove non si poteva andare a bagno sarebbero stati un mare di problemi , ma alla fine arrivava.
Arrivati alla punta di Capo Malfatano si ripeteva quello che era successo alla mattina entrare in surf dietro al capo , devo dire che col vento era molto fastidioso navigare , per fortuna la mattina non c'era stato.
Approdammo alla spiaggia della Tuaredda bellissima , andammo subito a festeggiare la giornata con una birra , fatto un calcolo approssimativo quel giorno abbiamo fatto 40 km forse in quelle condizioni valgono di più .
Preparato bivacco più cena sulla spiaggia poi a nanna , ma quella giornata la avremmo sentita il giorno dopo .
La mattina dopo partenza puntando su Capo Spartivento , più che Capo Spartivento io lo chiamerei cimitero per Galeoni , nel pezzo che lo precede e cosparso di blocchi di granito di ogni tipo o dimensione a blocchi a pilastro e chi più ne ha più ne metta , doppiato il Capo il mare sempre mosso ci accompagna fino a Chia , passata questa bellissima spiaggia con dune , altro pezzo di scogliera dove vi è anche una gratta dove si entra da una parte e si esce dall'altra.
Arrivati a Pinus Village , finisce il bello incominciano le spiagge e gli insediamenti urbani , Qui proseguiamo fino  a Torre di Cala D'Ostia sono le 12,30 , sbarchiamo in un campeggio.
 
 
Il pomeriggio Vincenzo parte per il recupero ed io fattomi imprestare un innaffiatoio da un camperista lavo tutta la roba .
Vincenzo arrivò alle 19,00 , recupero fatto con mezzi pubblici , ok va bene ma la tempistica è veramente lunga .
Dimenticavo notti tragiche il materassino si era bucato per dormire era un cinema .
Il mattino dopo sabato si parte per il rientro , contiamo di fare un salto a salutare gli amici di Capo cavallo.
Il viaggio di rientro verso Olbia è stato bello , abbiamo scelto di andare fino a Tortoli , poi fare la strada sopra il golfo di Orosei , Dove abbiamo visto anche il Garropu un fiume che esce da una gola creando un orrido da visitare a piedi .
Arrivati a Capo Cavallo salutiamo qualche amico , noi si contava di fare un paio di giorni li , ma i giorni persi in precedenza alla fine mancano , poi ci dirigemmo al Porto di Olbia per l'imbarco , con arrivo Domenica mattina a Genova.
Della  tappa programmata manca un pezzo , Vincenzo di sicuro la andrà a fare  , il suo giro finisce a Arbatax , per quanto mi riguarda dopo aver visto le raffinerie prima di Cagliari non è che ci tengo a farla , però ho lanciato il seme di andare al golfo di Orosei visto che lui vorrebbe farlo vedere a sua moglie , e ci terrei anche io.
Il Baidarka da me costruito lo hanno chiamato in diversi modi , ma una battuta di vincenzo mi è piaciuta .
Cosa parli tu che oltre ad aver fatto un bel kayak che funziona anche bene  però mi sembra sempre anche che tu vada in giro con un COMODINO DI MOGANO , Questa mi mancava.
Un saluto a tutti Tino.
Alla prossima
Cosa sarà?????????