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venerdì 25 dicembre 2015

BUON NATALE

AUGURO A TITTI VOI UN BUON NATALE ED UN FELICE ANNO NUOVO!!!

PRENDO L'OCCASIONE PER PROPORVI QUESTO BELLISSIMO FILMATO DEL LAGO DI COMO.


https://www.youtube.com/watch?v=i9Cx3WJgZ0k



CIAO CIAO

TINO

mercoledì 11 novembre 2015

MARATONA DELL'ARDECHE

Quando più di un mese fa un amico mi disse : Il 4 Novembre devo andare in Francia per lavoro , poi nel tornare potremmo andare a fare la Maratona dell'Ardeche  il 7 , corsi subito a vedere il meteo , ma sapevo già che ci sarei andato.
Ardeche mitico canyon nel Massiccio Centrale alla destra del Rodano conosciuto nel mondo canoistico e quello del trekking , non ero mai riuscito ad andarci , il mio club aveva anche organizzato a suo tempo un paio di discese , quelle in cui parti in autobus il venerdì sera , al sabato mattina arrivati a Vallon Pont D'Arc ti danno una canadese parti bivacchi una notte in fiume , la domenica arrivi a Sant Martin, riprendi l' autobus e torni a casa , io ero riuscito ad andare sulla Drome alla sinistra del rodano e conservo ancora un bel ricordo.
Sbrigati gli impegni di lavoro del mio amico il venerdì pomeriggio arriviamo a Pont D'Arc la cosa che mi colpisce sono le imprese che noleggiano canoe per la discesa , ci sono canoe dappertutto , dopo aver gonfiato ad un distributore di benzina  la nostra Grabner cerchiamo un posto per lasciarla la notte , ce la ospita un impresa che noleggia canoe , andiamo a confermare la nostra iscrizione , poi andiamo allo sbarco ,dove la mattina dopo prenderemo l'autobus che ci porterà alla partenza , la conoscenza dei luoghi del mio amico che aveva già partecipato più volte e la logistica sono stati determinati , eravamo all'arrivo a non più di 100 metri da dove saremmo sbarcati .
Dormito nel furgone , devo dire anche bene , la mattina del 7 sveglia alle 06,00 dopo un piccolo brifing ci vestiamo ed andiamo alla partenza della navetta che era fissata alle 07,30.



La prima bellissima sorpresa di quel giorno è stato lo spettacolo della natura .
Risalendo il fiume con la strada panoramica che lo costeggia sulla destra lo spettacolo era bellissimo il canyon era inondato dalla nebbia , si vedeva l'altopiano e la traccia del fiume sullo stesso piano , solamente che il canyon era inondato dalla nebbia.





La nostra partenza era alle ore 11,00 , mentre alle 10 erano partiti da dove c'è proprio il Pont D'Arc i natanti che non avrebbero fatto la pare iniziale dove si deve passare in un posto stretto e una rapida abbastanza impegnativa con il volume d'acqua che c'era , Surfski Canadesi e Polinesine , ve ne erano anche a più rematori , l'imbarcazione al di fuori della norma che ho visto era un kayak a 9 posti.
La prima parte bellissima con posti da manovrare e rapide , dopo il Pont ci sono ancora qualche rapida ma sono più distanziate.




La discesa è stata bellissima , la bella giornata a favorito molto , la muta stagna però non dava fastidio , nelle zone d'ombra si sentiva lo sbalzo termico , sulle sponde vi erano diverse persone che stavano facendo trekking lungo il fiume , le pareti di roccia sono veramente alte , partono da Pont D'Arc e finiscono un paio di km da Sant Martin , noi andavamo bene non eravamo li per correre poi con il mezzo che ci eravamo portati non è che potevamo fare i tempi record ma abbiamo fatto la nostra bella figura , abbiamo impiegato 3 ore e 10 minuti per percorrere i 32 km del tracciato.




arrivati a St. Martin D'Ardeche abbiamo fatto uno sprint con una canadese di legno bellissima , qui si conclude la nostra avventura alla maratona .
 
 
Tornati a Vallon per la notte eravamo veramente stanchi , il giorno dopo per rientrare in Italia decidiamo di tornare per le provinciali un pochino più corta , ma non per il tempo , ma lo spettacolo dell'alta Provenza in autunno ci ha ripagati .
 
da Vallon siamo tornati a Pierrelatte direzione Nyons Serres Gap , poi Embrun e abbiamo risalito la valle della Durance fino a l'Argentiere dove vi è un bellissimo campo slalom per kayak , c'era un Italiano che si stava allenando.




Da li Brianson Monginevro e siamo arrivati a casa.
Bellissima esperienza non bellissimi i posti , il meteo mite ha favorito il tutto , pensiamo che siamo a Novembre e le temperature sono ancora miti .
Bene abbiamo fatto anche questa  , un saluto a tutti Voi alla prossima.




 

venerdì 16 ottobre 2015

IDRODINAMICA DEI KAYAK

Buon giorno a tutti .
Con questo scritto cerchiamo di capire l'idrodinamica dei kayak.
Tutto questo perché sabato scorso ho visto la chiglia de Taran ,mi ha fatto riflettere.
Parlo di kayak in generale perché alcune tecniche costruttive sono passate da un kayak all'altro anche se la tipologia per quale erano costruiti era differente , parlo prevalentemente di kayak da acqua mossa , fiume piatto , lago , mare .
Partendo sempre dalle origini che erano i kayak degli Eskimesi , siamo arrivati hai giorni nostri.
Le tipologie della chiglia  che è l'opera viva nei kayak alla fine simo arrivati a tre forme .
Tonda , Piatta ed a V  ed a U
Tonda  , più o meno, tipologia più usata fa si che il baricentro sia sempre fisso dando pochi problemi al kayaker come stabilità ma sente i flussi d'acqua con il suo progredire , rendendo tutto più morbido , ed unidirezionale.
Piatta , di sicuro da più manovrabilità , permette in quelli da acqua mossa di fare manovre molto strette  , fare surf più facilmente , mentre il quelli da mare , da la stessa sensazione ma essendo più stretti sono più instabili e fanno lavorare molto il kayaker che se un buon conduttore usa gli spigoli per assorbire e fendere l'acqua sotto il kayak , mentre il piatto non sente di turbolenze laterali e sfrutta il surf per la velocità.
V , chiglia molto unidirezionale , per girare un kayak ci vogliono tempi biblici , unica sua dote la direzione tu la imposti e lui va , assorbendo molto bene anche il mare grosso.
U , chiglia unidirezionale con baricentro abbastanza fisso , ma se portata al limite di inclinazione ribalta in fretta facilmente .
Poi oltre a tutto questo c'è  il Rocker che è la l'arco di chiglia che dalla punta va alla coda dando in base alla sua ampiezza più o meno manovrabilità al kayak , tendenzialmente è associato a chiglie piatte per ottenere l'ottimo per la manovrabilità mentre per le altre due tipologie di chiglie si tende ad avere un arco quasi nullo in favore della velocità.
Io ho costruito due kayak , il primo il Baidarka per come è fatta la chiglia è un kayak ognitempo con mare anche grosso non ci sono problemi ha una chiglia tonda e con la sua forma a pesce va benissimo altra cosa che apprezzo la coda che non affonda nelle onde alte , su quelle medie lo mantiene orizzontale non sobbalzando ad ogni onda.
L'Isfjord ha invece una chiglia piatta , i primi tempi non mi trovavo , baricentro troppo instabile , poi usandolo ho cominciato a capire come usare gli spigoli , adesso tutto è cambiato , altra cosa con l'Isfjord faccio molta fatica ad usare la pagaia groellandese  perché non da sostegno da solo passata , ed ha un ha buon velocità adesso penso di prendere una pagaia Wing per vedere come viaggia , ed è  molto più maneggevole del Baidarka.
Tornado al Roker  nei due kayak è quasi nullo ma l'Isfjord è molto più manovrabile.
Conclusioni perché ho scritto tutto questo .
Quando ho visto il Taran facevo fatica a credere cosa vedevo , ma i risultati in acqua ci sono , una chiglia tonda con poco roker ma con una parte piatta nella parte centrale per più di mezzo kayak che chi lo ha provato ha detto che lo fa scivolare sul' acqua , questa serve a non sentire turbolenze laterali e fa si che il kayak non cada nel tranello delle chiglie tonde , altra cosa importante la larghezza della parte piatta è stata proporzionata molto bene rispetto ai fianchi tondi , così fatto penso non dia troppi problemi di baricentro , ma sulla carta e sui test fatti sembra dia i suoi frutti che sono velocita ed una buona stabilità .
Bene queste sono le mie conclusioni , possono essere anche contestabili , ma questo e quello che ho provato usando kayak da tantissimi anni.
Un saluto a tutti alla prossima , vi saprò dire come va l'Isfjord con pagaia Wing , così vedrò se le mie previsioni sono esatte.
Buona giornata a tutti.

 

domenica 30 agosto 2015

SASSABANEK

Oggi bellissima giornata sul lago di Iseo .
Come al solito l'ospitalità bresciana sempre al top.
Ma non scrivo per questo , anche se lo merita , ma li avevo già elogiati anni fa.
Il fatto che l'uscita in kayak mi ha permesso di provare con onde gli 800 grammi di tecnologia nostrana .
L'ibrido ALEUTINA  &GRENLAND , ha dato il meglio di se , ad avendo portata anche la IKELOS della WERNER per fare un raffronto , la prima non mi ha fatto rimpiangere la seconda , anzi dopo avere fatto il cambio sono tornato quasi subito al' A&G , che mi ha soddisfatto pienamente nei 20 km del percorso .
Valutazione molto buona .
Un saluto a tutti a presto.
Tino

giovedì 6 agosto 2015

PROVA IN ACQUA 800 GRAMMI DI TECNOLOGIA NOSTRANA

Un saluto a tutti.
Ieri ho provato l'ultimo esperimento di pagaie da me costruito.
Alla prima sensazione sembra di avere in mano una oggetto molto fragile che ti balla nelle mani , questo dato dal suo peso.
In acqua è tutta un altra cosa prende subito e si stabilizza in un attimo , ha una buona presa che ti fa cercare di accelerare sempre , questa sua qualità fa si che usandola con il kayak Jsfiord dove ti serve una buona presa per aggiustare l'assetto del kayak , non ti fa rimpiangere la pagaia tradizionale con la quale lo usavo .
Trovate poche onde create da natanti per valutare meglio il tutto , ma in quelle poche che ho trovato mi ha soddisfatto appieno .
Ricordo che con una Grenland normale mancava proprio il sostegno laterale , per questo motivo ero passato con l'Jsfiord , kayak con chiglia Grenland  alla pagaia tradizionale Europea.
Il manico lo sentivo all'inizio un poco grosso ma mi ci sono abituato in fretta , le sue dimensioni ovali 33 x 36 mm sono buone si lo potevo sfilare di più ma avevo paura di ridurlo troppo , calcolando che la pagaia finita con puntali in resina e verniciata pesa meno di 800 Gr.
Fatto il test di pagaiare con pagaia rovesciata , non vi dico che brutta sensazione .
Adesso mi piacerebbe provarla almeno su un lago , con qualche onda , se non riesco subito la proverò il 16 Agosto al raduno organizzato in Svizzera sul lago di Sils.
Il raduno si chiama UONDA ENGIADINAISA si sviluppa sul lago di Sils a 1800 metri di altezza , è il primo lago salendo il passo del Maloja per andare a S. Moritz .
Be vedremo il risultato , ma al primo impatto non mi ha deluso , mettere tutto il peso verso la punta del kayak non mi sembra sia stata una cattiva idea.
A questo punto si potrebbe chiamare Aleutina & Grenland della prima ha la struttura base , della seconda la pala , il buon lavoro della pala in acqua è dato dalla schiena della stessa che è molto marcata.
Un saluto a tutti alla prossima .
Tino

martedì 28 luglio 2015

800 GRAMMI DI TECNOLOGIA NOSTRANA

Un saluto a tutti.
Mi sono permesso di scrivere questo titolo , dopo aver provato al giro del Lago di Garda una pagaia in carbonio costruita in USA , chiamata Aleutina lunga 227 cm peso 750 , ma per le Aleutine che io conosco ha poco a che vedere.
La pagaia assomiglia di più ad una Groellandese disassata , ero già da tempo che volevo costruirne una , ma il fatto di vederne una mi ha spronato a costruirla .


La pagaia mi è venuta molto bene , in più ho fatto il manico ergonomico come presa , grosso modo è come vedere un uovo di profilo , parte più piccola a valle verso la punta del kayak il più grosso a monte verso il kayaker , si impugna molto bene e non vedo l'ora di provarla .
Come ho scritto il peso e veramente basso 800 grammi , calcolando che la struttura e buona , con dimensioni 240 cm di lunghezza 9 di larghezza .



Adesso devo solo aspettare che asciughi bene la vernice , poi la vado a provare e vi farò sapere le impressioni , di sicuro si stabilizzerà in acqua subito , appena andrà in trazione , penso che però non sarà dura come la Aleutina che ne ricalca la forma ma non avendo le scanalature dove prendono l'acqua sarà di sicuro più leggera.
Non ho niente in contrario alle pagaie di carbonio , in fiume WW  uso solo quelle , anzi a fine Maggio ne ho provata una Groellandese  all'Elba messami a disposizione da Gaudenzio Coltelli istruttore di kayak da mare , mi ha fatto una buona impressione.
Quello poi che voglio capire bene se l'impugnatura fatta ovale dia i risultati sperati.


Porgo un saluto a tutti , vi farò sapere se funziona bene .
Dimenticavo il dorso della pala non l'ho fatto come quella in carbonio l'ho tenuto più basso per perdere meno acqua.
Ciao ciao
Tino


 

mercoledì 1 luglio 2015

GIRO DEL LAGO DI GARDA AIDO

Buon giorno ragazzi è un po' che non ci sentiamo.
Dopo l'ultimo post , nel mese di Aprile è morta mia mamma , questo evento mi ha un poco turbato , tralasciando il blog.
Vi dico subito che è stato un bellissimo evento fare il giro del lago di Garda organizzato da Paolo Soncina che avevo conosciuto anni fa prima che organizzasse il giro del lago , lo avevo conosciuto in occasione di una traversata da Riva del Garda a Tuscolano Maderno ed il giorno dopo da Tuscolano Maderno passando per Punta S.Virgilio Sirmione con arrivo a Desenzano , anche in quella occasione organizzato magistralmente.
Questo quinto giro del lago e partito martedì 23 da Desenzano con arrivo a Tuscolano Maderno per la prima tappa bordeggiando tutti i paesi che si affacciano sul lago , per fortuna un temporale notturno a pulito un poco i venti stanziali quelli che in condizioni normali alla mattina soffiano da nord il Peler se no il secondo giorno nella tappa Tuscolano Maderno Riva ce lo saremmo trovato di fronte , era la tappa più lunga 37 km siamo stati fortunati invece per tutto il giorno abbiamo avuto l'Ora quello che soffia da sud aiutandoci non poco , ed a dato il meglio di se all'arrivo con onde ben alte.
Tutto era ben organizzato pranzi a panini in alcune volte e sito per dormire la notte in tende o strutture messaci a disposizioni dalle amministrazioni comunali , a Riva abbiamo dormito buona parte in barche a vela ormeggiate.

Nella terza tappa Riva Malcesine che era la più corta abbiamo avuto il pomeriggio libero e buona parte dei kayaker che eravamo 40 hanno visitato il castello di Malcesine .
La quarta tappa ci ha portato a Torri del Benaco in tutti i posti dove siamo sbarcati ci hanno fatto una grandissima accoglienza.
Nel gruppo faceva parte una forte rappresentanza di tedeschi una quindicina con i quali si è istaurato un bellissimo rapporto  , la cosa che mi a colpito di più è stato il fatto che gli orari erano rispettati da tutti a parte  un romano che viaggiava in solitaria , non riusciva a mantenere il ritmo del gruppo perciò lui partiva sempre molto prima .
Quinta  tappa Torri Peschiera fermandoci a Garda Lazise ed a Peschiera abbiamo circunavigato la fortezza.

Nell'ultima tappa simo arrivati a Desenzano passando per Sirmione .

Che dire ci sarebbero tantissime cose da dire ma sono veramente troppe , bellissimo gruppo con personaggi che ci hanno fatto ridere in diverse occasioni , prime donne non ne esistevano anche se c'erano diverse donne .
Il meteo ci è stato molto propizio , tantissimi complimenti all'organizzatore ad a tutto lo staff da quelli che con un camper portavano i bagagli voluminosi , hai 2 corridori che se lo sono fatto tutto di corsa ad Andrea Ricci che lo ha fatto tutto in Sup a tutte le sedi della Lega Navale che ci hanno ospitato , alle varie sezioni dell'AIDO hai ristorati , hai sub che ci hanno accompagnato con barche appoggio.
Ma secondo me la cosa più bella è stata una settimana fuori dal mondo , si pensava solo a pagaiare stare in compagnia , dormire non troppo tra tende e saloni comuni ,era una bella avventura riuscirci , ma alla fine lo abbiamo fatto , lo consiglio a chiunque a parte che bisogna  essere abbastanza esperti , per poterlo affrontare .
Vi saluto il racconto è abbastanza sintetico , ma scrivere tutte le emozioni delle serate in compagnia i pranzi le cene o altro ci vorrebbero giorni .
Auguro solo buone pagaiate a tutti e che ne è valsa la pena farlo.


 

domenica 15 marzo 2015

VIAGGIO A MALTA

Buon giorno ragazzi.
Da molto tempo covavo il desidero di fare un viaggio a Malta , quelle 3 isolette disperse in mezzo al Mediterraneo piene di storia ,  ne hanno molta da raccontare .
A quanto ho visto e letto le Isole erano già abitate nei Millenni prima di Cristo , i Fenici nell'antichità erano i più assidui a frequentarle , per rifornirsi di acqua , cosa anche strana ma probabilmente la sua conformazione geologica a fatto si che nel sottosuolo ci fosse , riprovato anche hai giorni nostri dai mulini a vento che la pompano dal sottosuolo per irrigare orti e campi nella parte nord , mentre nella parte sud coltivano la vite.
Partiti di lunedi arrivati in serata a Sliema un zona a nord da La Valletta ma a livello di costruzioni abitative molto  attaccata .
Il giorno dopo mi viene a prelevare in albergo Albert Gambina un maltese il cui nonno era Siciliano comandante di nave che ora fa il Pilota al porto de La Valletta che ha un Njord di Thomasson fatto in legno da un costruttore di barche del posto , conosciuto tramite il sito di Thomasson e poi diventati amici su Facebook che mi interessava vedere , che poi sarebbe il kayak che vorrei costruire ancora se trovo il posto da metterlo, mi ha portato nei suoi uffici che dominano il porto sud della Valletta

 
 
Da qui abbiamo attraversato La Valletta per andare a vedere il kayak , ed essedo mezzogiorno ci siamo fermati a vedere le salve di cannone di mezzogiorno.
 

Arrivati al deposito kayak vidi lo scafo veramente bello la chiglia mi ricordava il Quarajak  della Valley un poco meno arcuata , ma cosi sottile è un 50 cm x 560 è uno spettacolo.
Usciti dal deposito ci avviammo attraversando La Valletta visitando qualche palazzo , nel pomeriggio avevamo appuntamento con il costruttore ,  che fa barche anche per le loro regate casalinghe.
Arrivati al laboratorio io mi sono perso , il carpentiere o ebanista visto i lavori che fa , ha un laboratorio veramente invidiabile , con tutte le macchine possibili dal taglio legno alla piallatura compreso l'impianto per aspirazione attaccato alle macchine , e stava costruendo una barca fatta però a listelli come la lavorazione dei kajak che era uno spettacolo per renderla più leggera .


Parlando di materiali Lui mi ha fatto la specifica richiesta se sapevo dove trovare il Cedro Rosso Canadese ,cosa già fatta mandandogli i riferimenti di chi lo vende, perché nelle barche da regata che usano loro , solo una categoria ha il peso fisso il resto sono tutte libere.
Congedatoci dall'ebanista e da Albert eravamo a Vittoriosa a sud de La Valletta abbiamo visitato la zona poi attraversando il mare interno con un taxi d'acqua simo tornati a Valletta per continuare la visita .

Il giorno dopo martedì avevamo in programma di visitare Gozo .
Essendo riusciti a recuperare gli orari degli autobus , abbiamo organizzato il viaggio .
 A Malta secondo me conviene girare con gli Autobus , i servizi sono capillari il traffico è veramente esagerato , pensate che su queste 2 isole abitano 400000 persone , poi se con un traffico così alto dovete girare contromano , capite che le cose non sono così facili.
Gozo e molto abitata anche quella , a Rabat al centro dell'isola c'è una bellissima e grandissima fortificazione che nei secoli andati ha avuto la sua importanza ,  domina tutta l'isola .
La cosa che mi è piaciuta di più che i terreni liberi sono tutti coltivati ci sono tantissime chiese tutte costruite col sistema spagnolo , 2 campanili davanti ed una grossa cupola centrale dietro .
I collegamenti fra le 2 isole sono molto celeri ed organizzati molto bene , vi è anche un servizio di motoscafi che portano a vedere la laguna blu di Comino .
Il terzo giorno abbiamo visitato la parte centrale di Malta dove c'è la citta di Mndina antica capitale , anche qui grandissima zono fortificata do vi è anche una grandissima cattedrale veramente bella .
Uscendo dalla citta fortificata camminando proprio di fronte per un km si arriva ad una zona dove ci sono catacombe.

Il quarto giorno  abbiamo visitato Marsaxlokk nella parte sud dove vi è il porto dei pescatori .
Finalmente calma e tranquillità.
Posto bellissimo anche se c'è una centrale termica ma abbastanza imboscata , mentre nell'insenatura contigua vi è il porto container , ma il porto dei pescatori e tutta la conca è veramente bello e nell'anfiteatro edile che guarda il porto , sono un susseguirsi di ristoranti , dove si mangia pesce , cosa fatta con immenso piacere .

I costi a malta non sono alti sono normali si trova da mangiare tranquillamente dove vuoi a questo aggiungi un servizio bus d'eccellenza , ti permette di andare e fare quello che vuoi .
La temperatura era gradevole sui 16 gradi ed a parte il giorno che siamo andati a Mndina che cera vento , ma simo stati bene.
Nel ritorno da Marsaxlokk siamo ritornati a Valletta per fare un altro pezzo di visita e qui secondo me ho trovato il più piccolo negozio al mondo

Al sabato simo rientrati  , è stata una bella esperienza , la cosa che ho notato di più a parte le macchine , visto il clima se meta fossero motorini sarebbe meglio , è che gli Inglesi hanno improntato l'isola oltre al traffico marittimo cantieri , la cosa veramente fatta bene è il turismo , li ti viene da pensare che qui da noi con tutta la burocrazia che ti frena di lagune blu con motoscafi che ci vano sarebbero migliaia , senza altri siti come nelle mie zone , ma non sappiamo valorizzare e se vuoi fare qualche cosa la burocrazia ti blocca.
Un saluto a tutti alla prossima




 

lunedì 23 febbraio 2015

SCELTA DIFFICILE !!!!!!!!!!!!!!

Salve ragazzi è un po' che non ci sentiamo .
Ultimamente visto che vi era alle spalle tutto un discorso di vendita dell'Jsfiord per costruire un Njord  sempre di Thomasson , visto che il tentativo di vendita è fallito , dopo attenta valutazione ed enorme dispiacere ho deciso di vendere il materiale in mio possesso per costruire un kayak in legno.
Onestamente mi dispiace perché mi sarebbe piaciuto cimentarmi in una nuova costruzione ,  con l'esperienza fatta coi primi due sarebbe stato di sicuro un bellissimo risultato ,ma ai me non ho più posto per metterlo.
Sono mesi che valuto questa scelta , ed usando i kayak da me costruiti mi danno tantissima soddisfazione , adesso voglio vedere se c'è qualche matto che vuol fare un esperienza come la mia .
I kayak da quando li ho costruiti non hanno dato nessun problema , specialmente in inverno te li godi perché con l'isolamento del legno dentro si sta al caldo , non hanno mai avuto bisogno di nessun tipo di manutenzione anche se sono stati fatti alcuni segni di abrasione , ma per questo nessun problema , quando sarà , una bella carteggiata ed una verniciate e tutto tornerà a posto.
Pensavo di riuscire a venderne uno cosi da poter costruire il Njord , ma niente qui da noi probabilmente non sono capiti.
Perciò adesso sto cercando di vendere il materiale per chi si vorrebbe cimentare nell'impresa.
Alla fine per chi lo farà se c'è sarà una grandissima soddisfazione.
Adesso vi saluto e mando un abbraccio a tutti voi , settimana prossima sono a Malta e chissà che non riesca a vedere un Njord costruito da Albert Gambina un Maltese .