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lunedì 27 ottobre 2014

PROVA IN ACQUA - PAGAIA ALEUTINA 2

Un saluto a tutti .
Ieri in occasione dell'uscita in acqua di un corso di aggiornamento per istruttori tenuto da Francesco Salvato a Villa D'Adda  BG , mi sono ritagliato un piccolo spazio per testare la seconda pagaia aleutina modificata.
Il responso è stato ottimo , l'inversione dell'ovalicità del manico  , anche se al primo contatto sembra strana , da i suoi frutti , la pagaia rende molto bene , ma la cosa che mi ha colpito di più è il cambio di risposta  che hai , in base al legno , anche se l'essenza è  sempre Cedro Rosso Canadese .
Tutto è imputabile  nello specifico alla compattezza del legno , non penso che l'inversione dell'ovale abbia cosi influenza , la pagaia aleutina lavora molto a sbalzo con il suo pezzo principale , lavorato così sottile , calcolando che le tavole da dove sono partito per la costruzione sono tutte di una stessa partita , ma non tutte dello stesso tronco di albero , questo si vede a occhio nudo  , probabilmente la fibra è più o meno dura nella flessione in base proprio alla sua venatura , questo tipo di risposta  non  l'ho mai riscontrata nelle pagaie Groellandesi , sia monoblocco o multistrato così marcatamente.
Però rimane sempre una ottima pagaia , in acqua la senti  molto ferma quando prende , se sulla lunga distanza ti stanchi la puoi usare rovesciata , diventa più morbida , penso che usandola con l'Jsfiord che è meno stabile del Baidarka abbia dei punti a favore visto la sua presa così netta , di sicuro non si può paragonare ad una pagaia Europea , ma penso che  nelle sue doti una presa che ti permetta una correzione del assetto del kayak laterale molto maggiore di quello che ti potrebbe dare una Groellandese , appena posso testerò anche questo.
Bene ora vi suto alla prossima .
Tino

 

lunedì 20 ottobre 2014

PAGAIA ALEUTINA 2

Salve ragazzi eccoci qua , ancora a scrivere valutazioni sulle pagaie .                                                    Il recente viaggio in Sardegna di 3 settimana anche se non avevo portato il kayak , non mi ha distolto dal mio sport preferito , nella prima settimana sono rimasto nella parte nord dell'isola .                         Dopo un paio di giorni di passaggio in Toscana , abbiamo girato io e Noris la zona di Alghero Stintino , Castelsardo , la foce del Coghinas , Palau e tutta la costa Smeralda .
Arrivando davanti a Tavolara ci siamo fermati un paio di giorno , perché c'era una manifestazione di kayak con gare , qui avevo appuntamento con un kayaker Sardo che voleva provare la pagaia Aleutina.
Lui l'ha provata ma non si trovava , be una pagaia è una cosa molto personale , poi l'Aleutina è una cosa veramente particolare , come ho già scritto in altri post , si può definire una Wing nel mondo delle pagaie dei nativi del grande nord , che spazia dalla Groellandia alle isole Aleutina.
Per chi non dovesse ricordare nella prova in acqua che avevo fatto mi sono reso conto che , la pagaia anche se ha molto somiglianze con una Groellandese ,per la sua forma scavata delle pale ed il suo disassamento sono il suo punto di forza ed ha una resa in acqua molto elevata.
Viste la gare sono andato a casa di mio cognato a Santadi , in provincia di Carbonia Iglesias per il resto delle ferie , avendo in programma di andare a trovare Francesco Montoni del quale sono amico da anni , del Cardedu Kayak che organizza uscite in mare e montan bike , che oramai per lui è diventato un lavoro a tempo pieno , molto conosciuto anche all'estero , lo sono andato a trovare per un paio di giorni , qui ha visto la pagaia Aleutina l'ha provata e l'ha voluta subito comperare , ci siamo sentiti ultimamente e ne è molto soddisfatto, questo mi ha dato lo spunto per costruirne un altra facendo alcune modifiche specialmente sulla impugnatura e sulla costolatura delle pale.
Oggi darò l'ultima mano di vernice , il risultato mi soddisfa molto ed adesso vi spiegherò le modifiche apportate , poi c'è anche il discorso peso che sono riuscito a tenere sotto il kg , 980 gr un ettogrammo in meno rispetto alla prima , con un manico più grosso.
La modifica principale è stato il manico , nei disegni che allegherò vedrete che il listello che si incolla sopra per fare il manico è di 25 mm , lo ho portato a 20 x30 mm in maniera di avere un manico dove si potesse costruire un ovale inverso a quello dei disegni tratti da una  copia esposta allo Smithsonian Institut  .
L'altra modifica è sulle pale , ho sostituito la costolatura centrale con un bordo  , sempre a sbalzo un pochino più largo , per mantenere la rigidità delle pale un pochino più marcata, ma questo lo avevo già fatto nella prima.
Il risultato è stato ottimale , il manico adesso anche se pure di grandi dimensioni ha le misure massime di 38 x 30 mm con l'ovale appena accennato , ma inverso al disegno per un impugnatura più ottimale in linea con le moderne evoluzioni delle pagaie  in carbonio ,  molto più comodo ed  a quasi azzerato quel senso di sbilanciamento della pagaia quando la prendevi in mano fuori dall'acqua.
Adesso devo solo provarla ma so già per quanto riguarda le pale il risultato sarà ottimo , mentre sul manico così modificato vedremo , ma penso sia ottimale vista l'esperienza fatta con le costruzioni  delle pagaie, vi farò sapere.
Adesso vi allego i disegni .
Vi saluto , al prossimo post.
Tino


 

mercoledì 15 ottobre 2014

L'INVENTIVA DEL GENERE UMANO

Da un bisogno alla trasformazione di materiale di  scarto in un oggetto utile.
Come ben sapete da anni produco pagaie Groenlandesi in Cedro Rosso Canadese ,  tutti i ritagli giacciono in garage  e profumano l'ambiente , se poi gli spuzzi sopra d'acqua il profumo che emana è veramente buono.
Da tempo con Noris  guardavamo nei diversi Brico Center di trovare un contenitore per sostituire una vecchia scatola di plastica sotto la macchina da cucire , che veramente stava male , ma i costi o altro ci hanno fermato ( veramente tutti quei soldi mi sembravano buttati) , e dopo diversi tentativi un giorno le dissi , te la faccio io con lo scarto delle pagaie.
Detto fatto , settimana scorsa lei era in ospedale per un piccolo intervento chirurgico , ed io nei ritagli di tempo , l'ho costruita coi pezzi di scarto .
La struttura l'ho fatta a cubo applicando sotto il fondo delle rotelle a cuscinetto per lo spostamento.
Alla fine sono stato soddisfatto del lavoro, con un poco di ingegno ho sfruttato le irregolarità del legno per dare un disegno particolare all'esterno mentre all'interno è piatto. Il risultato mi soddisfa molto e fa un buon lavoro per quello che è stata costruita , profumando anche l'ambiente.
Un ebanista di mia conoscenza mi ha detto che i vecchi signori facevano fare gli interni degli armadi in questa essenza per profumare abiti ed avevano anche proprietà anti tarme.

 
Il contenitore al suo posto e adesso eccovelo nei dettagli




Ho messo questo titolo al post perché l'inventiva del genere umano è veramente grande , non mi riferisco a quello che ho fatto io , ma proprio al genere umano che ci ha permesso , di arrivare dove siamo .
A questo punto mi viene in mente una frase dettami da un amico : "pensa se il genere umano fosse andato sempre avanti , mi sa che a questa ora già navigavamo al di fuori del sistema solare ".
Ma nello specifico , valutando cosa è successo in questi giorni di pioggia , il genere umano ha dimostrato per l'ennesima volta le sue carenze , la maggior parte delle volte per interessi personali , causando danni che sarebbero potuti non succedere , forse i lavori sarebbero costati meno dei danni .
Questo mi rattrista , ma ricordando una frase di un persona che non  ricordo (Le grandi aziende le fanno le persone che ci lavorano ) le città che hanno avuto danni chi le fanno i cittadini?
Con queste riflessioni vi saluto alla prossima .
Ciao ciao
Tino