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venerdì 16 ottobre 2015

IDRODINAMICA DEI KAYAK

Buon giorno a tutti .
Con questo scritto cerchiamo di capire l'idrodinamica dei kayak.
Tutto questo perché sabato scorso ho visto la chiglia de Taran ,mi ha fatto riflettere.
Parlo di kayak in generale perché alcune tecniche costruttive sono passate da un kayak all'altro anche se la tipologia per quale erano costruiti era differente , parlo prevalentemente di kayak da acqua mossa , fiume piatto , lago , mare .
Partendo sempre dalle origini che erano i kayak degli Eskimesi , siamo arrivati hai giorni nostri.
Le tipologie della chiglia  che è l'opera viva nei kayak alla fine simo arrivati a tre forme .
Tonda , Piatta ed a V  ed a U
Tonda  , più o meno, tipologia più usata fa si che il baricentro sia sempre fisso dando pochi problemi al kayaker come stabilità ma sente i flussi d'acqua con il suo progredire , rendendo tutto più morbido , ed unidirezionale.
Piatta , di sicuro da più manovrabilità , permette in quelli da acqua mossa di fare manovre molto strette  , fare surf più facilmente , mentre il quelli da mare , da la stessa sensazione ma essendo più stretti sono più instabili e fanno lavorare molto il kayaker che se un buon conduttore usa gli spigoli per assorbire e fendere l'acqua sotto il kayak , mentre il piatto non sente di turbolenze laterali e sfrutta il surf per la velocità.
V , chiglia molto unidirezionale , per girare un kayak ci vogliono tempi biblici , unica sua dote la direzione tu la imposti e lui va , assorbendo molto bene anche il mare grosso.
U , chiglia unidirezionale con baricentro abbastanza fisso , ma se portata al limite di inclinazione ribalta in fretta facilmente .
Poi oltre a tutto questo c'è  il Rocker che è la l'arco di chiglia che dalla punta va alla coda dando in base alla sua ampiezza più o meno manovrabilità al kayak , tendenzialmente è associato a chiglie piatte per ottenere l'ottimo per la manovrabilità mentre per le altre due tipologie di chiglie si tende ad avere un arco quasi nullo in favore della velocità.
Io ho costruito due kayak , il primo il Baidarka per come è fatta la chiglia è un kayak ognitempo con mare anche grosso non ci sono problemi ha una chiglia tonda e con la sua forma a pesce va benissimo altra cosa che apprezzo la coda che non affonda nelle onde alte , su quelle medie lo mantiene orizzontale non sobbalzando ad ogni onda.
L'Isfjord ha invece una chiglia piatta , i primi tempi non mi trovavo , baricentro troppo instabile , poi usandolo ho cominciato a capire come usare gli spigoli , adesso tutto è cambiato , altra cosa con l'Isfjord faccio molta fatica ad usare la pagaia groellandese  perché non da sostegno da solo passata , ed ha un ha buon velocità adesso penso di prendere una pagaia Wing per vedere come viaggia , ed è  molto più maneggevole del Baidarka.
Tornado al Roker  nei due kayak è quasi nullo ma l'Isfjord è molto più manovrabile.
Conclusioni perché ho scritto tutto questo .
Quando ho visto il Taran facevo fatica a credere cosa vedevo , ma i risultati in acqua ci sono , una chiglia tonda con poco roker ma con una parte piatta nella parte centrale per più di mezzo kayak che chi lo ha provato ha detto che lo fa scivolare sul' acqua , questa serve a non sentire turbolenze laterali e fa si che il kayak non cada nel tranello delle chiglie tonde , altra cosa importante la larghezza della parte piatta è stata proporzionata molto bene rispetto ai fianchi tondi , così fatto penso non dia troppi problemi di baricentro , ma sulla carta e sui test fatti sembra dia i suoi frutti che sono velocita ed una buona stabilità .
Bene queste sono le mie conclusioni , possono essere anche contestabili , ma questo e quello che ho provato usando kayak da tantissimi anni.
Un saluto a tutti alla prossima , vi saprò dire come va l'Isfjord con pagaia Wing , così vedrò se le mie previsioni sono esatte.
Buona giornata a tutti.