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giovedì 20 giugno 2013

SARDEGNA 2

Buon giorno a tutti.
Sono ancora qui per raccontarvi la seconda tappa fatta da me per accompagnare il mio amico Vincenzo Maritati nel suo giro della Sardegna .
Dopo aver fatto con lui la tappa Olbia - Palau l'anno scorso , questa volta abbiamo fatto Porto Torres -Alghero .
Dopo esserci imbarcati il mercoledì 12 sera a Genova arrivati la mattina dopo a Porto Torres presi i kayak a mano dopo un breve tragitto circa 600 metri ci simo imbarcati in una spiaggetta vicino ad un bunker alle 10 direzione Stintino
Usciti dal porto abbiamo puntato ad ovest tagliando la zono industriale e costeggiando la spiaggia simo arrivati a Stintino , dove abbiamo preso gli ultimi viveri che ci servivano per essere autonomi per i 3 giorni che ci aspettavano.
arrivati alla spiaggia della Pelosa senza nessun problema .

 
A quel punto abbiamo doppiato capo Falcone , ma già vedere il capo dava il sentore di cosa succede quando li c'è burrasca ,le rocce del capo ricordavano il film Armageddon cosi frastagliate dagli elementi che ti facevano pensare ad altri momenti
 
A quel punto abbiamo puntato a sud per arrivare alla spiaggia Coscia di Donna .
Ma il mare esterno dava già il suo essere anche se le condizioni meteo erano più che ottimali gli ondoni da mare aperto c'erano senza grande potenza ma le piccole colline d'acqua cerano , arrivati a Coscia di Donna spiaggia minimale piena di detriti portati dal mare in tempesta con trochi anche di dimensioni notevoli , abbiamo cenato e montato le tende per la notte sopra la spiaggia.
La mattino dopo  aver fatto colazione ci simo imbarcati per il pezzo più monotono per modo di dire dei 3 giorni , la prima tappa per il pranzo era fissata a Porto Pilmas , ma poco prima di Capo Mannu si levava una termica da sud -ovest abbastanza potente ed il mare cominciava a fare le ochette , io pensavo che doppiato il capo avremmo avuto qualche problema in più , ma dopo averlo doppiato tutto è sparito e si riprendeva a navigare normalmente.
Dopo la tappa a Porto Pilmas sempre andando a sud per la prossima notte volevamo arrivare a Porto Ferro , doppiato il Capo dell'Argentiera puntando a sud -est per entrare nella rada di Porto Ferro paradiso dei surfisti si alzava una termica proveniente da nord -ovest erano ormai le 17 e qui abbiamo pescato la cena,  abbiamo pescato la cena perché io ho costruito la canna ma il pescatore è il mio amico era un bel pescione .
 
 
Sbarcati a Porto Ferro mi sono reso conto della bellezza del posto una spiaggia molto grande fatta a semi cerchio , chiesto il permesso per il bivacco abbiamo cucinato prima di andare a dormire.
La mattina dopo sveglia presto ma ci simo resi conto che tra smontare il campo colazione imbarco ci vuole un ora e mezza , si riparte per il pezzo principale per quello che eravamo venuti , Capo Caccia
 


La navigazione iniziale ti da ancora tempo di vedere qualche spiaggetta fino alla Torre di Porticciolo


Poi le alte scogliere cominciano e da qui fino allo sbarco a Cala Dragunara non si può più sbarcare.
Da qui fino all'isola Piana le scogliere si alzano sempre di più e continuano così per chilometri abbiamo incrociato qualche barca di pescatori e gommoni buon segno il meteo è buono, passata anche l'isola Foradada abbiamo doppiato il capo sotto gli occhi dei turisti che andavano a visitare le grotte e siamo arrivati a Cala Dragunara , il mare sempre (tranquillo) con i soliti ondoni da mare aperto ma per il resto tutto bene , anzi ci simo pescati ancora la cena un barracuda che alla sera arrivati al campeggio di Alghero ce lo siamo mangiato.
Dopo la breve tappa abbiamo attraversato il golfo di Porto Conte trovando pareti di roccia tra P.d.Giglio e C.Galera e qui a Lazzaretto altra tappa per il bagno la spiaggia è bellissima con la macchia mediterranea che fa anche ombra .
Ripreso il mare abbiamo costeggiato fino al campeggio La Mariposa dove qui finalmente abbiamo trovato anche una benettissima canna dell'acqua finalmente dove abbiamo lavato tutto.
La domenica e stata dedicata alla visita in bicicletta alla bellissima parte vecchia di Alghero ed il pomeriggio un nostro amico di Sassari ci ha recuperato , dopo una visita alla sua campagna con orto galline ulivi , ci ha accompagnato a Porto Torres per imbarcarci per il rientro.
Che dire è stato tutto bellissimo ma la cosa da tenere molto presente per fare queste uscite è il meteo ,mente passavo davanti alle pareti di roccia di Capo Caccia pensavo che di sicuro non era posto per stare li col mare incazzato , per fortuna al giorno d'oggi il meteo è molto attendibile , pensare il tributo dato al mare nei secoli dai naviganti è sempre stato molto alto.
Un saluto a tutti
Arrivederci al prossimo post.
Tino